100 e sedici. Il bello dei cliché
L’ultimo messaggio risale a fine aprile.Ci siete. Ci siamo. Come state. Ci vediamo.Il presto diventa oggi pomeriggio, diversi mesi dopo. La figlia mi aspetta, ma l’incrocio sul marciapiede con il loro sorriso fa scattare il ritardo. Mio. Il loro è impossibile. Sarebbe quasi contro natura. Perché due più tre cinque sono il cliché vivente dei…