Mosche e salmoni
Le mosche non smettono di ronzare.
Vanno insieme ai pensieri, si appiccicano all’umore e lo rendono nero.
Ieri il giorno sorto storto era come un presentimento. Oggi la telefonata: niente scuola senza aiuto. E io ricomincio daccapo.
Non è colpa tua. Non è colpa tua. Non è colpa di nessuno.
Ci sono vite che entrano in collisione con il normale e sbattono contro le pareti del quotidiano spacciato per semplice formalità.
Sei nato salmone, figlio. E controcorrente si continua ad andare.
Non ti ci lascio in questa boccia dove ti vogliono confinare.
Tranquillo che non sei in trappola.
Tranquillo che ti libero.
Ricomincio e lo faccio.
Ma intanto cado e piango. Impantanata.
Sono sola in casa. Tra poco riprendo la bici e vengo a prenderti in stage. Torniamo attraversando sentieri verdi di grano nuovo. L’azzurro è grande e ventoso. Mi piace pedalare con te perché, anche se col tuo vélo sei più veloce, preferisci star dietro. E non parli.
Le persone ti vogliono bene, ma quando rientrano chez eux ti possono dimenticare. Vivere con te è faticoso. Difficile. Sono in collera continua certi giorni. Perché non taci, perché stai in ansia per tutto. Che tutto è importante. Tutti sono importanti.
E hai ragione tu, ma io come faccio?
Vorrei vorrei vorrei che a quindici anni potessi avere amici, giri in giro, da ragazzo. Invece mi guardi smarrito. Sei sempre in mezzo ai piedi. Ti scanso, ti sgrido, rispondo male alla tua ennesima richiesta banale.
Chiedere per te è esistere.
Le mosche ronzano fastidiose insieme ai pensieri che non mi danno silenzio. Ho già compromesso un vetro facendo rimbalzare un bicchiere. La rabbia rompe, spacca, non serve a niente. Ma così esce ed evito di ammalarmi.
Per esempio.
Ho dimenticato la borsa in macchina. La macchina l’ho prestata ed è parcheggiata in città fino a stasera.
Dentro la borsa c’è la vita: le carte e quella d’identità, la patente.
Provo a telefonare. Non ho notizie. Aspetto per sapere se devo cambiare tutto. Denunciare, bloccare, rifare.
La vita…buffo modo di chiamare qualche pezzo di plastica…
Apro la finestra. Le mosche stupide sbattono contro il vetro ma poi se ne vanno.
Zitte loro. Zitti voi, pensieri.
Solo sole e preghiere. Per tutti i salmoni!

corrente mes(s)e
Per il sole tocca al cielo darlo, ma per le preghiere per il tuo salmone, e tutti i salmoni di questo mondo di forti correnti, posso garantirti le mie.
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Grazie, anima bella ❤
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