Settantatré. Kit di sopravvivenza

‘E quindi uscimmo a riveder le stelle’.
Non è dall’inferno e fuori c’è il sole, ma dopo due mesi l’effetto è un po’ così.
In un lunedì di maggio, scandito da pasti e verbi irregolari, alle sei e mezza lo facciamo.
Usciamo.
Dall’ingresso, quello vero, dove c’è la strada. Non stiamo controllando se c’è posta o mettendo fuori la spazzatura, ma ricordiamo a un pezzo di legno scrostato la sua funzione principale: portarci fuori.
E dopo tanto tempo è una porta felice.
La rosa è esplosa. Ha trattenuto i boccioli tutti insieme per il gran giorno, come a prendere fiato prima di soffiare sulle candeline.
Uno due ffffff(uori)!
È una nuvola bianca di petali e spine.
Abbiamo messo la giacca. Anche lei ci aspettava, appesa e un po’ impolverata nell’attesa.
Un vento cattivo vanifica il sole, ma l’aria è limpida, tanto che ti ci puoi specchiare.
Quando ci siamo chiusi in casa gli alberi erano spogli e ora hanno chiome hippy che neanche a Woodstock. L’atmosfera psichedelica altera i colori come nessun filtro mai. Ci siamo persi le magnolie del parco quest’anno, il rosa è sbocciato inosservato. Pazienza. Non ho mai visto così tanto verde.
Mentre io e i figli ci aggiriamo lungo il viale dell’immobile un po’ brilli, un po’ sbronzi, il minicane pianta un’accelerata che impenna il guinzaglio e mi costringe a correre. Così mantengo anche fede all’impegno preso di ricominciare a sudare.
Il figlio mi tallona. Ha una scarpa senza lacci, entrambe piene di terra. Nella fretta di uscire si è infilato il primo paio che ha trovato, quello da pantano.
‘Aspettatemi!’ la principessa modaiola sta fotografando un idrante, cappuccio fucsia e occhiali da sole.
Siamo usciti quasi un’ora dopo il previsto perché lei si doveva preparare. Ho fatto in tempo a vuotare la lavastoviglie, pulire la verdura, imbiancare il corridoio.
È fatta così. Si mette in scena. Mentre io e il fratello sembriamo due scappati di casa, lei è coordinata, pettinata, attrezzata.
Esibisce a tracolla uno dei pezzi forti della sua collezione di borsette. Dato il particolare contesto, ha vinto il ricamo fiorito, ma so che era tentata dall’argento a paillettes.
Miss Pochette va a spasso con lo stretto indispensabile. Macchina fotografica, fazzoletti di carta, mascherine per tre, burrocacao, un libro e una forchetta.
Inutile chiedere.
‘Che dici, mamma, la mia scuola ci sarà ancora?’
‘Cosa speri, figlio?’
Mi rispondono i suoi occhi quando ci fermiamo davanti all’edificio chiuso. Ha voglia di tornare, gli piace il collège, gli piace imparare. Lui che l’anno scorso ha avuto un grosso inciampo, che non voleva più stare fra i banchi, sorride passando.
È ora di cena.
‘Mamma, torniamo. Ci aspetta papà’.
Gli ho lasciato un biglietto e una casa vuota.
No, no, tranquilla, non c’è fretta.
A tavola fluttuiamo nell’aria della libera uscita e sfoggiamo discorsi da occasioni speciali.
Un sogno avverato ti mette le ali.
Ma Icaro docet.

les essentiels

Spin-off
Mi serviva un metodo per scegliere quali racconti leggere, visto che un po’ sovversivamente ho deciso di non seguire l’ordine cronologico (non sarà troppo per una contabile?!?…speriamo il mio povero cuore regga) Così ho scelto il ‘73 e ovviamente non dirò a cosa corrisponde così nessuno saprà la mia giovane età! Come puoi immaginare qui la fine del lockdown non è proprio chiarissima. Dunque puoi uscire, ma non puoi andare fuori regione. E ovviamente i lombardi che hanno la casa a Santa, a Curma o a Cortina non possono andarci, altro week end sul balcone a cantare ‘volare’. Nooo non si può volare, cioè non puoi prendere un aereo di linea, ma puoi girare col tuo privato. ‘Aerei privati ne abbiamo?’‘No’. E allora torna a cantare sul balcone, barbone! Il virus ha invertito la direzione del razzismo, prima erano quelli del nord a non volere quelli del sud, ora sono i meridionali che ci schifano! Puoi uscire per andare a lavorare e per andare a trovare i congiunti, non puoi uscire x andare a divertirti e non puoi vedere gli amici…caro il mio Conte sei indietro di 30 anni, anche mia madre aveva messo le stesse regole quando avevo 15 anni !!…ok ok sono 32 anni!

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