XCVII. Dilemmi
Sembra che siamo stati bravi, qui in terra francese.
Ma non abbastanza.
Da martedì niente più attestazioni per uscire di casa. La Vecchia, la Professionale e la Scolastica potranno rimanere nelle stampanti o essere cancellate dai telefoni. Ce ne sarà una nuova, la Notturna, una tipa equivoca con cui si può prendere appuntamento dalle 20 alle 6. Ad alto rischio controllo, è consigliabile usarla solo in casi estremi. In tempo di coprifuoco si sa, meglio essere prudenti.
E infatti. Noi che si fa?
I programmi natalizi sono ancora in alto mare.
Il figlio segue la conferenza stampa del Ministro, con il resto della tribù in altri impegni: il marito nel bunker, la figlia sul libro di storia, il minicane sul cuscino, io ai fornelli.
Un annuncio alle sei di sera è già di per sè a basso tenore. Niente di eclatante, lo si sapeva già.
Perché i Francesi quando dicono qualcosa di solito è quella. Puoi dissentire, lamentarti, prendere posizioni opposte, ma le previsioni sono fatte con un margine basso di errore. Il ritocco è La Notturna, la mancata riapertura dei teatri e dei luoghi di cultura (dovranno aspettare ancora tre settimane) e la possibilità di festeggiare il 31 con le galline.
Corona e Calvà si stanno già organizzando. Dopo mesi in cui trotterellavano raramente in giardino, le ho viste accendere la luce di servizio e cominciare gli addobbi. Il loro pollaio diventerà un luogo di feste clandestine, quelle dei gruppi sopra i sei. Sembra che i gatti abbiano firmato un decreto di non belligeranza per poter partecipare.
La tregua di Natale in versione corona.
È anche per questo che siamo indecisi.
Se restare o rientrare.
Casa è qui e Casa è lì. Solo che lì il caos informativo è tanto. Il test negativo per entrare in Italia da 72 è diventato di 48 ore. Se aspettiamo ancora dovremo farlo in viaggio.
L’altro giorno hanno bloccato i treni da e per la Svizzera. E i pendolari? Li hanno sequestrati o liberati attraverso i campi?
Dal 21 dicembre al 6 gennaio se prevedi di fare il turista dello stivale ti conviene prenotare un albergo a stelle infinite, perché la quarantena potrebbe durare come le tue vacanze.
Noi vorremmo trascorrere una decina di giorni dai nonni.
Il nostro itinerario ci fa attraversare tutta la Francia, tutta la Svizzera e poi non restano che pochi chilometri per arrivare. Potremmo farli a piedi tanto siamo vicini. Ma è qui che esitiamo.
Niente passaggio di regioni, niente sconfinamenti illegali. Ma.
Restiamo perplessi e titubanti. Che se nel frattempo cambiano di nuovo idea, noi che si fa? Rimaniamo bloccati alla frontiera con chili di Camembert in macchina?
Magari è meglio fare gli imbucati da Corona e Calvà.
