CIV. La vita è un passaggio
La tregua di Natale inizia stamattina, neanche tanto presto. Siamo già in ritardo di un giorno, del resto. Ma noi, si sa, abbiamo un calendario del cuore che gira a sentimento.
Guardo l’ora: dieci e mezza.
Guardo l’ora: dieci e mezza.
Forse se lo riscrivo una terza volta ci credo davvero. Risale ad almeno due vite fa un risveglio a questo fuso.
Forse l’orologio è impazzito, la pila si è scaricata, i cristalli liquidi si sono congelati. O forse si è cristallizzato il mondo.
No, perché passa una macchina, il vento scuote le tapparelle, il minicane scodinzola.
E allora, che è successo?
Zitti tutti.
La risposta è nel rumore ovattato che proviene da sotto.
Stuf pass. Stuf pass. Pass. Pass. Stuf.
Si costruisca un monumento all’inventore delle palline di sughero per i calcetti. E ai calcetti tutti, già che ci siamo.
Perché quello arrivato al figlio grazie al lavoro dei due folletti acciaccati dell’XCVI ha fatto il miracolo. E non mi riferisco solo all’odierna colazione quasi ora di pranzo.
Il nuovo arrivato occupa il poco spazio rimasto in soggiorno, tra la finestra e l’albero di Natale. Quando smonteremo l’arbre magique ci renderemo davvero conto dell’ingombro reale. Per ora è parcheggiato in doppia fila e guai a chi lo sposta.
In un solo giorno abbiamo già ammortizzato il costo dell’osteopata intervenuto sulle schiene dei trasportatori e le ore di montaggio.
Ha dato prova di innegabile utilità, è un rilassante naturale, si può assumere prima o dopo i pasti, in pigiama o in qualsiasi altro stato.
Che quello di grazia è il risultato.
Perché secondo la più pura tradizione da torneo oratoriale trattasi di gioco maschile plurale, ma l’emancipazione prevede anche il femminile e il singolare salvifico dell’allenamento.
Tenace e competitivo com’è, il figlio pur di diventare imbattibile sfida chiunque. Ha riscoperto di avere una sorella abile al gioco e, quando proprio non ne può più di Miss Unattimochearrivo, passa alla strategia del doppio campo. Inizia con i blu, fa un paio di scambi, dribbla, tira, tenta il goal, poi si sposta sui rossi e prova altri schemi.
Stuf pass. Stuf pass. Pass. Pass. Stuf.
La doppietta 25-26 scivola via tra cibo e telefonate, ma sono i ventidue gnomi incantati che rilasciano endorfine e promettono meraviglie anche per i giorni a venire.
Le feste sono appena cominciate, c’è poco da stare allegri, condizionati come siamo dall’assedio incoronato, ma nella nostra personale sopravvivenza abbiamo trovato un vaccino di resistenza.
Quasi quasi lo brevettiamo…

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Geniale, come sempre…
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Gentile, come sempre… ;-*
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