Mg. Convivenza
La colazione è un momento critico.
Iniziare un nuovo giorno ha aspetti controversi che sottolineano le personali inclinazioni.
In un mondo perfetto io esco a fare due passi appena albeggia. Il marito si crogiola finché può. Il figlio si prepara il latte e sgranocchia chips bananes nel silenzio della cucina. Della figlia arrivano segnali di risveglio a piacer suo. Il minicane si intrufola dove riesce a trovare un cuscino libero.
In un mondo perfetto.
Ma qui siamo diventati sei e la perfezione si sa come va, appena può.
Le otto sono un orario decente di inizio lavori in una settimana in cui nessuno dei nostri a du travail au bureau. Solo che occorre ben ponderare gli ingressi in cucina.
Ufficiale e Gentiluomo è un orologio che spacca i secondi e sale le scale insieme alla Fata già impegnata a spaccare altri ambiti. Li sento chiocciare, li lascio organizzare tra il caffè e la marmellata.
L’adolescente è già impegnato con l’allenamento a calcetto e noi con l’ascolto della colonna sonora qui va avec.
To toc. Toc. To toc. Toc. To toc. Toc. Toc. Toc. Toc. To toc. Toc. Stump. Goal.
Nell’intervallo si organizza le petit déjeuner.
Io intanto scendo a puntate. In bagno. A metà scala. Sulla porta della cucina.
In assenza di porte gli spazi ben definiti mi accompagnano tout doucement in trincea.
È agosto ma fuori sembra novembre: il tempo a volte è davvero intonato all’umore.
O magari è viceversa?
Stamattina comunque abbiamo impegni.
Ieri io e il marito siamo passati dall’Ikea a prendere un letto nuovo.
Finché continuiamo a spostare e montare mobili – ci diciamo – la nostra vita avrà sempre almeno una direzione. Oggi è al piano di sopra.
La stanza della figlia è l’unica non ancora rinnovata. Dorme nel letto a castello di quando divideva la notte con il fratello. Ora abita a una porta di distanza e il suo spazio interno giorno/notte va riorganizzato. Per danzare le séjour è ormai troppo affollato e anche le letture sono contaminate dal troppo rumore di fondo.
Vorrei che avesse il suo mondo a parte dove rifugiarsi. L’ho avuto anch’io, con le pareti azzurre e le scritte sui muri. Male non fa. Anzi.
Stamattina quindi abbiamo impegni. Di sopra.
Il marito ingaggia Ufficiale nell’assistenza tecnica.
La Fata è di guardia alle viti: le divide, le sorveglia, le cura, le coccola, se fanno le brave magari può portarle a spasso. Vedremo.
Il figlio si incarica di recuperare e porgere attrezzi.
Il minicane si piazza sul letto grande. Zen.
La danzatrice scalza interviene sulla mia selezione di libri, pupazzi, cd, varie ed eventuali. Fosse per lei terrebbe tutto. Io avrei qualche obiezione su antichi pizzini ritrovati.
La rénovation è appena iniziata, prevedo una lunga giornata.

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