Al. Supercali
Gli oggetti sono soggetti.
Vivono insieme a noi discreti e accessori. Alcuni.
Altri stanno tutti tronfi in mezzo ai piedi e impongono una presenza sopravvalutata.
Ci sono gli immobili soprammobili legati a pezzi di felicità, che esponiamo per non dimenticarcela. Quella felicità lì.
Tanti prendono polvere se non li usiamo e immalinconiscono fino a cadere per dispetto. Così poi li buttiamo. E pace.
Qui da noi gli oggetti hanno recentemente preso una brutta piega.
Le apripista sono due magliette nere. Abbiamo traccia di loro fino al dopo lavatrice. Asciugate sparite.
Un libro lasciato aperto sul divano le segue. Il tempo di rispondere al telefono e puf.
Colpi di testa così non si sono mai visti. Eppure ci sembra di creare loro un habitat accogliente ogni volta che organizziamo case. Qualcuno magari si offende perché messo da parte, ma andarsene così, senza neanche un vado, mi son rotto, mai.
All’inizio punto il dito sulla seminatrice di calze dalla stanza nuova. È piuttosto amica della dispersione lei. Introvabile da settimane il suo orologio, non prevenuto da qualche giorno un paio di occhiali da sole e sparito un biscotto alla Nutella da stamattina. Ma c’è innocenza sincera nei suoi occhi e nessuna traccia di cioccolato agli angoli della bocca. Mi fido.
Tutta la famiglia è dunque mobilitata. In cerca, trova e soprattutto evita che sparisca altra roba.
Il minicane presiede le indagini annusando dal divano. Scava per sicurezza sotto al suo cuscino preferito: niente da segnalare. Torna a ronfare.
Il marito smonta un paio di cassetti che non si sa mai. Il figlio è di vedetta alla finestra. Suo il compito di assicurare che i signori dell’asfalto non approfittino per occultare prove o gatti randagi.
Ufficiale e Gentiluomo non è stato coinvolto nelle operazioni, ma appena salite le scale capisce e si gira.
Dietro le sue spalle compare la Fata Smemorina con la borsa a tracolla. Gonfia e debordante.
‘Ma cos’hai di tanto pesante lì dentro?’
Ci guarda candida e colpevole. La apre e ne estrae un pigiama, le due magliette nere, un paio di calze, il libro, dieci palline colorate, due panini, un thermos, un monopattino elettrico, dieci noci, il biscotto, una sedia a dondolo, un ulivo, cinque criceti, una radio, venti caramelle e una mela.
Mary Poppins al confronto è una vera dilettante.

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